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Visualizzazione dei post da 2013

Fotografie ma non troppo...

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Eccomi di nuovo su questo blog! Questa volta per parlarvi di una mostra nella mia Galleria che è davvero qualcosa di particolare. Giuseppe Bigliardi questo il nome dell'artista, che vive e lavora a Parma, durante i suoi viaggi in giro per il mondo ha scattato foto davvero interessanti ma poi non le ripropone su semplice carta fotografica bensì su dei pannelli realizzati con truciolato di legno o materiale di recupero. Questa la particolarità di queste foto davvero artistiche e di grandi dimensioni. Artista emergente nel ricco panorama della fotografia artistica, Giuseppe Bigliardi inizia il suo percorso fotografico come tanti giovani amatori, scattando su pellicola, poi sviluppando e stampando per conto suo, metà fuori e metà dentro il fascino della camera oscura. Ma i tempi sempre più rapidi imposti dal mercato delle immagini, lo portano ad usare le tecnologie digitali, a comprendere e sfruttarne le possibilità, verso un’ immagine sempre più immateriale, proteiform

Ricordi di Provenza...viaggio tra arte e lavanda

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Ormai è solo un lontano ricordo ma questo viaggio è stato davvero indimenticabile... Nimes con la sua Arena e l'acquedotto romano...Avignone con il suo imponente Palazzo dei Papi...Arles e il festival della fotografia per poi passare da quei piccoli paesi incantevoli come Le Baux o Saint Remy de Provence. Ecco alcune foto di questa splendida terra... Il Cafè de la Nuit di Van Gogh.               Giardini provenzali.         "Arles in Black"...la fotografia.

Nei meandri della Reggia

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Una piccola Versailles o una piccola Reggia di Caserta. La Reggia di Colorno, una stupenda tenuta in provincia di Parma che non avevo mai visitato ma merita una particolare attenzione. Incantevoli quei giardini all'italiana perfettamente curati. Specchio l'uno dell'altro. Statue che sembrano dialogare tra loro, puttini che fanno nascondino tra le fontane, antiche scalinate che sembrano diventare sculture.  Come in questa foto dove ho colto un particolare e l'ho fatto diventare scultura con un gioco di contrasti in bianco e nero. Sullo sfondo altri giochi. Giochi di sentieri, giochi di siepi, dove forse una volta giocavano i piccoli nobili di corte. Si incontrano antiche fontane ancora funzionanti. Sbucano puttini che sembrano giocare a nascondino, piccoli dietro alla maestosità del marmo che fa da recipiente dell'acqua. Piccoli volti simpatici che ispirano tenerezza, dalle forme grassocce e da quelle loro piccole bocche rotonde da cui a

Personaggi che rievocano le fiabe...le donne, i cavalier, l'arme, gli amori

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"Il piacere di giocare con disegni elementari, forme dal sapore di favola, narrazione delle geometrie che si bilanciano, si riempiono di colori decisi..." Questo l'incipit di un pezzo critico che racchiude bene il segno e il disegno di questi volti femminili reinterpretati dall'artista Uberto Zannoni. Personaggi fiabeschi, piccole coroncine che spuntano sul velo che portano queste dame. Le donne, i cavalier, l' arme, gli amori. Volti che rievocano un sapore del passato. Volti che ricordano gli antichi libri di fiabe e favole che sfogliavano magari le nostre nonne, libri dalle pagine ingiallite o sbiadite in contrasto con questi colori forti, decisi, densi che si trovano invece in questa pittura anni '70. Tanti i rimandi a quelle principesse o dame che abitavano nei castelli o rimandi sempre a quei paesaggi di Zannoni che ricordano quei paesaggi orientali da Mille e una notte e queste donne potevano essere le dame che abitavano quei pal

I Paesaggi reinterpretati dall'artista Zannoni

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"Il Circo" Stampe serigrafiche d'autore. Uberto Zannoni, artista a 360 gradi, interpretava così i temi dei paesaggi. Dal circo alla metropoli fino ai paesaggi fantastici notturni che realizzò negli anni '70 a Reggio Emilia.  Colori forti, decisi. Dal rosso caldo al blu freddo, quelli stessi colori poi che utilizzò nel fare anche le sue sculture in ceramica.  Per passare poi invece a colori come il rosa, il fucsia o il viola negli anni più recenti.  Assolutamente distinguibile il tratto fermo della mano nel disegnare cerchi e semicerchi delle onde o dei tendoni del circo. Come cerchio e semicerchio sono in contrapposizione il Sole e la Luna che si stagliano su un cielo turchese, spugnato con l'acrilico- La mano viaggia da sola sul foglio come se il pennarello o il pennino sapessero già quale direzione prendere.                                               Dalle linee, invece, più geometriche, quasi realizzate con riga e squadra, &

Vecchie insegne di Provenza...

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    Provence...terra di lavanda ma soprattutto terra di arte. Una regione meravigliosa, ogni piccolo paese nasconde angoli e scorci davvero entusiasmanti. Dato che mi piace fotografare i particolari ho concentrato la mia attenzione su queste vecchie insegne in ferro battuto che si trovano solitamente fuori dalle piccole Gallerie o botteghe d'arte. Tra piccole stradine e stretti vicoli mentre si guarda in alto se ne incontrano una grandissima quantità e ognuna con le proprie caratteristiche. Qualcuna ci indica nomi di artisti altre il nome della bottega. Colori e forme originali, ognuna ha la propria caratteristica. Dalle più classiche a quelle fatte come se fossero una tavolozza da dipingere. Creano un effetto e un'atmosfera unica.   Ma belle sono anche alcune cassette delle lettere. Forse antiche o magari no ma che ritraggono il paese. Una vera e propria opera d'arte fuori da quelle case che sembrano inserite nel paese delle fiabe.    

La Croisette, Cannes, il Cinema

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La 66° edizione si apre con il film "Il Grande Gatsby". Questa è una vecchia locandina di Cannes per portarci indietro nel tempo. Ai tempi di Gina Lollobrigida o Sofia Loren o Claudia Cardinale. Folle di paparazzi come oggi che si riversano sulla splendida Croisette...aria di mare e palme che ricoprono la strada. Ieri come oggi, divi che nei loro abiti sontuosi e firmati percorrono il red carpet.  Il fascino mai tramontato della Francia dove in ogni angolo si respira arte e cultura. Nulla è cambiato. Il Palais du Cinema si riempie di star e celebrità. La lunga attesa per avere un autografo dal proprio attore o attrice preferita. Insomma ieri come oggi si respira aria di cinema.

Mick Rock. Il fotografo delle rock star.

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Dai Sex Pistols ai Queen, da Andy Warhol a David Bowie. Mick Rock, fotografo americano ma come tiene a precisare lui di origini italiane, siciliane, negli anni '70 è stato il fotografo per eccellenza di tutte quelle che non erano ancora ma sarebbero diventate presto le rock star. "Ho continuato a fotografare molto anche dopo gli anni '70 - racconta - ma le foto che mi chiedono sempre maggiormente sono proprio queste dove racconto il mondo giovanile attraverso la cultura rock, del glamour e della trasgressione." "Mi piace dialogare con le persone che fotografo e l'attimo più bello è proprio il momento in cui ti trovi a scattare la foto. Fotografo con ogni tipo di macchina fotografica, dipende quella che ho in mano in quel momento. Devo cogliere quel momento esatto poi scatto la foto." Le foto in mostra sono un viaggio tra palcoscenici e dietro le quinte di personaggi e rock star del mondo della musica e non degli anni '70. "Gli anni

"Lenta trasformazione". Fotografie di Monica Baldi

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VERNISSAGE VENERDI' 3 MAGGIO  DALLE 18.30 ALLE 23.00 Fotografia, cinema, musica, teatro, letteratura. Le arti si intrecciano tra loro grazie al click della macchina fotografica. Una vecchia reflex rivive attraverso una scultura. Passano i titoli di coda di un vecchio film e i divi del cinema anni '60 passeggiano a Saint - Tropez.  E intanto il tempo scorre.  La musica di un suonatore di jazz esce da un disco in vinile. L'orologio avanza inesorabile. I teatranti si incamminano verso i loro camerini e appesa fuori da teatro una vecchia locandina ci indica l'opera a cui stiamo per assistere. Il Sole è allo Zenit. La nostra mente ci porta ai racconti, alle favole, attraverso quello che rimane di un antico castello.  Poi ci dirigiamo verso la letteratura, Shakespeare nel 1594 ambientò qui la storia d'amore tra Romeo e Giulietta.  Tutto scorre e tutto cambia nel tempo. Così una vecchia macchina foto

"I Violini" di Sergio Gurioli. Scultura e musica si intrecciano

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“I VIOLINI” DI SERGIO GURIOLI  VERNISSAGE     SABATO 4 MAGGIO ORE 17.30   Dal 4 al 22 maggio 2013 è in mostra presso la Galleria d’Arte Zannoni la personale dell’artista faentino Sergio Gurioli. Mostra dove arte e musica si intrecciano, Gurioli infatti modella con la ceramica dei violini. Violini che assumono forme e colori molto diversi tra loro. L’artista, infatti, crea le sue opere partendo da una scomposizione per arrivare ad una ricomposizione della forma del violino, che come afferma lui stesso “il violino ha una forma già perfetta di per sé.” L’ispirazione per ogni opera gli viene dai viaggi che ha fatto in giro per il mondo: dalla Turchia al Giappone, da Mosca al Messico alla Ex Jugoslavia. “In Russia – racconta l’artista - sono rimasto affascinato dai loro antichi strumenti musicali per le forme e i colori particolari, così come mi sono rifatto ai colori di antichi abiti giapponesi.” Mentre in seguito ad un viaggio in Egitto rimane affascinato d

"Viaggio nella matericità" di Federico Branchetti

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Voce ai giovani, soprattutto ai talenti. Questo è un po' lo slogan che voglio utilizzare per la mia galleria, perché credo sia giusto che anche i ragazzi possano avere la possibilità di esprimersi e dialogare attraverso l'arte e quindi poi mostrare le loro opere. Federico Branchetti, studente all'ultimo anno dell'Istituto d'Arte di Reggio, è per me indubbiamente un talento. Opere mai banali, dove nulla è lasciato al caso ma vi è dietro sempre una ricerca. Partendo da una fotografia (da lui stesso scattata) o da una vecchia cartolina del suo paese dove a tratti vive o semplicemente da un disegno che vede su una scatola di pastelli, da qui fa rivivere questi paesaggi su un pannello in ceramica.  Nasce proprio così la sua opera "Rhodes" dove il cielo blu della Grecia incontra un cantiere rivissuto attraverso la matericità dell'opera, nasce così "Montecavolo 1910", una vecchia cartolina in bianco e nero gli dà la giusta ispirazione e grazi

"Dialoghi Fotografici" - Parte 2

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“Ho 64.000 negativi, ecco il mio archivio!” Mi sembra eloquente iniziare con questa frase un articolo sul grande fotografo reggiano Vasco Ascolini. Si parla così di fotografia d’autore. Che cosa è la fotografia d’autore? E’ il percorso che il fotografo fa filtrandolo con la propria personalità e sensibilità. “C’è una storia dietro ad ogni immagine, – racconta Ascolini – nulla è lasciato al caso.” Ma quali sono le storie che stanno dietro alle sue immagini? Partiamo dai d’apres. Ascolini fa un viaggio a Parigi dove rimane affascinato da un cartellone che pubblicizza una mostra di Delacroix, “così decisi di realizzare un lavoro su questo pittore romantico dell'800.” L’anatomia di Delacroix. Fotografie rigorosamente in bianco e nero che ci mostrano scatti fatti al Museo Archeologico di Atene e a Bologna. Per poi passare a Giacometti e la sua arte dei volti e delle gabbie.           Ed infine i d’apres del pittore francese Redon. Racconta l’artista “Redon amava molto

"Dialoghi fotografici" - Parte1

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Immagini, parole, colori o non colori. Uniti insieme. Dialoghi Fotografici appunto. Il lento scorrere delle immagini, in sequenza, una dopo l'altra. Dai sinuosi movimenti dei danzatori allo sguardo immobile di una statua, per prendere poi la mappa ed inoltrarsi nel labirinto ed infine arrivare in Islanda ma attraverso cantieri ed edifici in costruzione. Ecco riassunte in poche parole le poetiche e l'arte di tre grandi fotografi: Vasco Ascolini, Cesare Di Liborio, Luca Gilli. Ognuno che segue la propria strada perchè come affermano "una foto non è mai la realtà". Ma la realtà che cos'è? Forse ognuno di noi ha la propria realtà e forse qualcuno la sa esprimere attraverso un fermo immagine. La fotografia è catturare un attimo, un istante, un momento, fissarlo e poi rielaborarlo attraverso la propria fantasia.   Ascolini inizia il suo percorso fotografico al teatro di Reggio, ecco i primi scatti dove si rifà all'arte orientale e alla cultura dello y