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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

LE ANIME DEL MARE. LA PITTURA DELLA REGGIANA PAOLA BONACINI

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Il mare con la sua vastità e il suo senso di libertà è stato, fin dal passato, oggetto di ispirazione per molti artisti, da pittori a scrittori. E così è per l’artista reggiana Paola Bonacini. Il mare è sinonimo in questo caso dei suoi stati d’animo più reconditi, più nascosti o talvolta anche quelli più trasparenti ed evidenti. Ogni quadro è come se ci parlasse della stessa artista. In quel mare, in quelle onde o in quelle vele a volte appena accennate sulla tela o a volte ben evidenti, l’artista è come se si mettesse a nudo e volesse comunicare il suo stato d’animo di quel preciso istante. Sensazioni ed emozioni in continuo contrasto. Ecco perché il continuo alternarsi della quiete e della tempesta del mare, l’alternarsi delle sue emozioni, dall’inquietudine ad una pace interiore. Come afferma lei stessa “I miei quadri sono le mie emozioni, è la lotta della mia vita. E così in quella vela vi è rappresentata tutta me stessa.” In un primo momento le vele sono cariche di colore

Un tripudio di colore nella pittura di Loretta Magnani

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Loretta Magnani, artista reggiana ma modenese di adozione, inizia la sua carriera artistica come inchiostratrice per film di animazione lavorando a fianco di grandi nomi come Romano Scarpa, Bruno Bozzetto, Paolo Piffarerio, Pierluigi De Mas, Osvaldo Cavandoli. Dai disegni e scenografie per il cinema di animazione alla pittura su tela il passo è stato breve, infatti una volta che la Magnani ha rallentato il suo lavoro, inizia a dedicarsi esclusivamente alla pittura. Come tanti artisti contemporanei anche lei passa rapidamente dalla pittura figurativa all’astrattismo. Macchie, macchie di colore ma che come dice la stessa artista “queste macchie devono avere un senso.” Inizia a dipingere con l’acquerello poi passerà invece agli acrilici tirati con la spatola. Segni netti e ben delineati dalla spatola si uniscono invece a macchie di puro colore non ben definite, macchie che talvolta ricordano quasi Jackson Pollock con i suoi spruzzi di colore sulla tela. Alla Magnani indubbiamente pi

FRANCO FAJETI. UNA REGGIO TRA SOGNO E REALTA’.

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Reggio tra sogno e realtà. Ebbene si nelle opere dell’artista reggiano Franco Fajeti ci ritroviamo a passeggiare per le strade del centro storico di Reggio Emilia ma sicuramente non ritroviamo edifici o strade così come nella realtà. Come scrive lo stesso artista “Questo è un luogo dove tutto appare travisato, come ad impedirne la riconoscibilità.” I vicoli stretti, le chiese, le piazze che immaginiamo gremite di gente che si reca al mercato, per noi che abbiamo da sempre abitato in città sono quadri che fanno suscitare antiche memorie o ricordi. Uno scorcio di Piazza Fontanesi attraversando Via della Croce Bianca con i tavolini dei bar all’aperto per arrivare a Piazza San Prospero dove si intravedono i tendoni delle bancarelle del mercato e la Chiesa sullo sfondo che fa da padrona fino a giungere alla Porta di Via Roma dove in primo piano vediamo una vecchia insegna di un ristorante. E poi le mille Chiese che con i loro campanili sovrastano l’intera città e da quasi ogni angolo

Fabrizio Bussotti. La sua arte dall’Espressionismo astratto al Bauhaus

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Primi decenni del ‘900. Nasce quella corrente che prende il nome di Espressionismo astratto, la libera espressione dell’arte dove sono sostanzialmente i colori a giocare il ruolo principale. Forme, linee e colori che si intrecciano perfettamente sulla tela, questa è l’arte dell’artista fiorentino Fabrizio Bussotti. Pittore estremamente contemporaneo, nei suoi dipinti si intravede un certo astrattismo della prima metà del ‘900 fino ad arrivare al concetto di spazialismo teorizzato da Lucio Fontana e Mario Deluigi. Nelle opere di Bussotti si nota perfettamente un nuovo rapporto tra luce, spazio e tela. Fil rouge di tutte le sue opere si può affermare che sia il trionfo del colore, si passa dai toni più cupi che caratterizzavano le sue prime creazioni fino ai colori più decisi e intensi degli ultimi dipinti. Come molti artisti, anche Bussotti ha iniziato con un’arte più figurativa ma già con una certa attenzione verso l’astrattismo, le prime opere dove l’artista intende raffigurare pa

L’antica Roma nelle sculture di Agostino Salsedo.

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Trovarsi davanti alle sculture dell’artista Agostino Salsedo è un po’ come fare un viaggio nell’antica Roma. La ceramica incontra il legno e insieme danno vita a sculture che rappresentano i volti delle antiche donne romane. Dalla matrona Cornelia all’imperatrice Giustina, l’artista ha voluto ripercorrere la storia attraverso queste sculture realizzate quasi interamente in ceramica. Domizia, Fabia, Cassia per arrivare al Dio del vino e della vendemmia, Bacco, si fa un tuffo nel passato, l’artista infatti afferma “per realizzare le mie opere sono partito dalla storia che è una mia grande passione, mi sono documentato molto per arrivare a creare questi volti.” Donne Etrusche, Romane, Pompeiane forse non vi erano delle grandi differenze nei loro lineamenti, invece ciò che balza subito all’occhio è la grande differenza e particolarità delle loro acconciature. Ebbene sì, l’artista concentra la sua attenzione proprio sulle pettinature e acconciature delle donne dell’epoca e così plasma

Impressionnisme aujourd'hui - Carlo Mezzi

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Paesaggi, marine, campi fioriti, giardini, la pittura di Carlo Mezzi mette in grande risalto la forza della natura. Carlo Mezzi, artista parmigiano, classe 1938, dal momento stesso in cui ha iniziato a dipingere ha sempre seguito un’unica corrente, quella impressionista, quella corrente che sebbene non sia nata in un luogo preciso, la sua esistenza è impensabile senza il contesto della cultura francese. La nostra mente ci porta indietro nel tempo, tra il 1800 e il 1900 quando Monet, Manet, Degas, Renoir si ritrovavano nei loro atelier, nei caffè o proprio nella campagna francese dove dipingevano dal vivo i paesaggi della Provenza o del Nord della Francia. Dal vivo sì, perché dipingevano en plein air, ispirandosi ai paesaggisti della scuola di Barbizon. E così Carlo Mezzi segue fedelmente questi grandi artisti del passato, è lui stesso a raccontare “quando giro per le colline di Parma o quando viaggio, a volte vedo degli scorci o delle vedute che mi ispirano in modo particolare,