Reggio tra sogno e realtà. Ebbene si nelle opere dell’artista reggiano Franco Fajeti ci ritroviamo a passeggiare per le strade del centro storico di Reggio Emilia ma sicuramente non ritroviamo edifici o strade così come nella realtà. Come scrive lo stesso artista “Questo è un luogo dove tutto appare travisato, come ad impedirne la riconoscibilità.” I vicoli stretti, le chiese, le piazze che immaginiamo gremite di gente che si reca al mercato, per noi che abbiamo da sempre abitato in città sono quadri che fanno suscitare antiche memorie o ricordi. Uno scorcio di Piazza Fontanesi attraversando Via della Croce Bianca con i tavolini dei bar all’aperto per arrivare a Piazza San Prospero dove si intravedono i tendoni delle bancarelle del mercato e la Chiesa sullo sfondo che fa da padrona fino a giungere alla Porta di Via Roma dove in primo piano vediamo una vecchia insegna di un ristorante. E poi le mille Chiese che con i loro campanili sovrastano l’intera città e da quasi ogni angolo ...
Il 14 febbraio 1992 moriva Luigi Ghirri. Indubbiamente uno dei più grandi fotografi del XX secolo. Da amante quale io sono della Riviera Romagnola non potevo non pubblicare e quindi così ricordare il grande Maestro attraverso un paio di scatti significativi di quello che fu il suo primo periodo fotografico. Luigi Ghirri, come lui stesso più volte ha affermato, iniziò a fotografare negli anni '70 mentre era in vacanza al mare sulla Riviera Adriatica. Poche le persone presenti nelle sue fotografie, quello che più lo colpiva era il paesaggio, dagli ombrelloni ai giochi dei bambini. Meglio se la spiaggia in quel momento era vuota, deserta. Attraverso le sue immagini si può immaginare e sognare. "Cerco un punto di vista sul mondo esterno e una visione su un mondo più nascosto, interiore, di attenzione, di memorie spesso trascurate..."
IVO MORA. ARTISTA EN PLEIN AIR TRA NATURA E MATERIA. Ivo Mora, artista parmigiano, classe 1949, diplomato al “Toschi” di Parma. Le prime esposizioni di pittura risalgono agli anni ’70, oggi le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in tutta Italia e, dopo tanti anni, dal 5 aprile torna ad esporre a Reggio Emilia alla Galleria Zannoni. Contemplare. Osservare. Riflettere. Da qui parte la poetica dell’artista Ivo Mora. Si accosta inizialmente al surrealismo per poi cambiare il senso delle sue opere concentrandosi maggiormente su una lunga osservazione e ricerca del particolare. L’arte è vita per molti artisti e l’arte non può prescindere dalle dinamiche della vita, così è stato anche per Ivo Mora. “Ad un tratto mi sono fermato. – Racconta l’artista – Ho avvertito la necessità di fermarmi a riflettere, guardare, osservare appunto. Insomma contemplare il silenzio.” La vita a volte è troppo frenetica, scorre troppo veloce sotto i nostri occhi e fermarsi...
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