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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

Corrado Askerz. La magia del mare tra legni e conchiglie

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Sembra quasi di sentirlo il profumo del mare o il rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia, queste sono le sculture del reggiano Corrado Askerz. Legni, conchiglie, pietre e metalli si fondono tra loro per dare vita a sculture che hanno un unico tema, gli elementi del mare e tutta la sua magia. Probabilmente ognuno di noi camminando sul bagnasciuga può aver osservato grandi tronchi o conchiglie portati a riva da una mareggiata ed è proprio da questi elementi che Askerz ne fa delle sculture. Nelle sue opere pochi sono gli elementi creati dall’uomo, solo qua e là qualche inserto di ferro, a giocare invece il ruolo principale sono i legni, i tronchi che tante volte già naturalmente creano delle vere e proprie opere d’arte. Un tronco o una conchiglia spazzati dal mare e poi riportati a riva trovano nuova vita e nuove forme nell’atelier dell’artista. Soprattutto d’inverno, quando le spiagge sono deserte, quando gli abitanti delle spiagge sono solo questi elementi naturali che a

Made in Giappone - 26 Artisti dalla Terra del Sol Levante

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L’Oriente con la sua cultura così lontana dalla nostra ma che da secoli è capace di affascinare il resto del mondo. Il Giappone con la sua filosofia zen, i suoi giardini fioriti, il suo essere estremamente legato alle antiche tradizioni ma anche così moderno e contemporaneo nello stile frenetico della vita e nell’architettura delle sue metropoli. E anche nell’arte tante sono le differenze tra le nostre opere contemporanee e le loro. Il curatore artistico David Parenti, genovese e reggiano di adozione, è riuscito a portare a Reggio Emilia una mostra dal sapore completamente nipponico, coinvolgendo 26 artisti dalla Terra del Sol Levante e quattro gallerie reggiane.  “Organizzare questa esposizione a Reggio è un piccolo sogno divenuto realtà. – Racconta David Parenti - La passione per la cultura e l’arte del Giappone è sbocciata fin da bambino in cui mi facevo piacevolmente coinvolgere e circondare prima dai cartoni animati e in seguito, un poco più adulto, dai manga.” Così lo

INQUIETUDINI NOTTURNE. Incisioni e sculture del reggiano Stefano Grasselli.

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Visioni inquietanti e angosce. Bestie feroci, rapaci, grandi bisonti. Tutti questi elementi per l’artista Stefano Grasselli rappresentano le insidie del mondo. I suoi animali si muovono quasi sempre in uno scenario notturno. Quei cieli blu scuro punteggiati solo da qualche luce fioca, il giallo che rappresenta il chiarore delle stelle. Nelle incisioni così come nelle ceramiche lo scenario è sempre tenebroso. Gufi, lupi o bufali alieni sono in rilievo, sembra quasi che questi animali feroci con le loro fauci spalancate vengano fuori dal vaso, in una visione quasi sempre notturna ed inquietante. Gli animali che Grasselli fa rivivere prima sulla tela poi attraverso le incisioni ed infine sulla terracotta non vogliono essere un ritratto di scene della natura ma rappresentare le insidie del mondo, così come nella corrente Espressionista, a cui Grasselli in parte si rifà, dove gli artisti intendevano rappresentare la sofferenza della condizione umana attraverso la deformazione dei cor