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Visualizzazione dei post da 2016

Christmas Art Shopping | Galleria ArteArte

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Si rinnova l'appuntamento alla Galleria ArteArte di Mantova, una collaborazione tra Art Studio 22 e ArteArte che sta portando buoni frutti. Così dal 3 al 24 dicembre verrà presentata la nuova mostra collettiva che raccoglie più di dieci artisti e soprattutto raccoglie opere molto diverse tra loro. L' Art Studio 22 si propone con opere del progetto fotografico “ Rimini Rimini ” di Monica Baldi e ceramiche degli anni '60 di Uberto Zannoni , cioè suo nonno. Rimini Rimini è il progetto fotografico di Monica Baldi. Progetto che ha visto nascere i primi scatti tre anni fa e via via ha preso sempre più l'aspetto di un vero e proprio filone che oggi conta circa una ventina di fotografie. La Riviera Romagnola, grande protagonista del divertimentificio italiano per pochi mesi all'anno, negli altri mesi tutto cambia aspetto come dimostrano questi scatti dove non c'è assolutamente la presenza umana e dove cabine, giochi dei bambini, sdrai, let

Mostra Controcorrente alla Galleria ArteArte di Mantova

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                                            La fotografa Monica Baldi e la Gallerista Valentina Marongiu Nella bella cornice della Galleria ArteArte nel cuore della città di Mantova si è svolta sabato 15 ottobre l'inaugurazione della mostra collettiva "Controcorrente". Scultura, pittura e fotografia. Le arti si uniscono per dare vita ad una mostra dal sapore contemporaneo ed estremamente eterogeneo. Dieci artisti, dieci stili diversi ma ognuno con un animo sensibile e sicuramente con qualcosa da raccontare attraverso pennelli, materia, obiettivo o matita. Così la Gallerista Valentina Marongiu ha selezionato qualche opera di Monica Baldi della serie fotografica Rimini Rimini.                                                                                      Sacchettini in juta con piccole fotografie d'autore Tre opere e un racconto. L'anima del mare, la serenità che trasmette il mare, il porto sicuro d

Il mio mondo | Collettiva di giovani artisti

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“ Il mio mondo” questo il titolo della mostra presentata allo spazio Art Studio 22 di Reggio Emilia dal 4 al 25 giugno. Un viaggio tra fotografia, pittura e scultura. Arte sì ma vista da giovani artisti che hanno da poco finito l'Istituto d'Arte. Il titolo è già significativo di per sé, “il mio mondo”, ognuno ha un proprio mondo, una propria vita, proprie dinamiche esistenziali e capita spesso che gli artisti ripropongano nella propria arte la propria vita e il loro modo di vedere il mondo. E' quello che capita quando si prendono in mano matita o pennelli o una macchina fotografica o si modella una scultura tridimensionale, in ogni opera ognuno ci ha inserito un pizzico della propria esistenza e un pizzico del suo punto di vista sul mondo. Proprio per questo le opere non hanno un filo conduttore che le lega tra loro ma semplicemente tanti disegni, immagini, tele, fotografie o sculture che si legano tra loro attraverso lo sguardo dell'artista.  

Fotografia Europea 016 | Rimini Rimini Fotografie di Monica Baldi

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Mostra e testo a cura di Riccardo Varini  Rimini Rimini, stazione di Rimini, ripete l’altoparlante come fossimo arrivati in California. Qui però il mare è quasi sempre piatto e le spiagge sono piene di ogni tipologia umana. Entrare in questo affollatissimo “divertimentificio”, pieno di castelli e secchielli e riuscire a ritagliarsi qualche interessante fotografia non è cosa da poco. Si perché, o caschiamo a fare le solite cabine dalle geometrie colorate, arrivando spesso ad una estetica fine a se stessa, o più spesso, come hanno fatto oramai tutti, ci affidiamo al mare d’inverno, la foto “concettuale” con l’ombrellone chiuso e una malinconia che Luigi Ghirri aveva già espresso quarant’anni fa. Monica è riuscita invece a superare questi stereotipi, complice il suo vero amore per questo luogo (che non è ancora un “non luogo”), abbandonandosi alla luce forte e calda che gioca fra gli stabilimenti e il molo. Sono immagini somiglianti più a manifesti sbiaditi dal so

Le "Geometrie Irrilevanti" del fotografo Franco Marzio e "L'Elogio della Luce" del pittore Sergio Gandini

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di Monica Baldi Fotografia e pittura si uniscono in un'unica mostra che vede protagonisti gli artisti di Monza Marzio Franco e Sergio Gandini. Linguaggi diversi che sanno intrecciarsi in un'unica forma d'arte. Marzio Franco cammina per le strade della sua città e riesce a cogliere quei particolari ad altri sconosciuti per poi scattare la fotografia con gesto deciso. Le sue “ Geometrie Irrilevanti ” colgono geometrie fondamentali, forme primarie e cromie pure, insomma una semplice insegna stradale o un angolo di un palazzo possono diventare solo un gioco di colori. Così come giochi di colori sono i dipinti di Sergio Gandini. “ Elogio della luce ” è proprio il titolo che Gandini ha deciso di scegliere per il suo progetto dedicato e ispirato alle opere del poeta tedesco Paul Celan. Gli elementi naturali come acqua, terra e fuoco sono i protagonisti di alcune sue opere per passare poi ad altri fenomeni naturali come disgeli o distese di ghiaccio, in ques

Ai confini della realtà | Opere di Paola Bonacini

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di Monica Baldi “ Giù le maschere” rappresenta una delle opere dell'ultimo progetto realizzato dall'artista reggiana Paola Bonacini. Una passione, un lungo studio e una ricerca, sono stati i fattori determinanti che hanno portato l'artista a cimentarsi sempre di più con un materiale a lei ben noto, il legno. Come lei stessa racconta “per tanti anni ho svolto un'attività a fianco di importanti architetti, qua ho iniziato a conoscere sempre di più i materiali di recupero e in special modo il legno e tutte le sue essenze.” Ed è proprio dalle tante forme e dalle tante essenze del legno che inizia il suo ultimo progetto. Tagliare, limare, modellare pezzetti di legno che a prima vista non potevano essere riutilizzati e invece tra le mani di Paola riescono a prendere una nuova forma vitale sotto forma di opera d'arte. Ma non solo legno, per l'artista ogni materiale ha la sua importanza, così nelle sue opere troviamo tracce di gesso, cartone, st

Ai confini della realtà | Opere di Ivo Mora

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di Monica Baldi “ Ad un tratto mi sono fermato. – Racconta l’artista – Ho avvertito la necessità di fermarmi a riflettere, guardare, osservare appunto. Insomma contemplare il silenzio.” Proprio da questa contemplazione, Ivo Mora inizia la sua ricerca artistica dove l’insieme e il particolare hanno lo stesso peso. Mora punta il suo “obiettivo”, cioè il suo occhio, soprattutto sui dettagli e non di secondaria importanza gli effetti che la luce può creare su questi. Perché l’occhio come obiettivo? In effetti se si guardano attentamente i quadri dell’artista potrebbero quasi sembrare delle fotografie, così ricchi di particolari e con una ricerca accurata delle luci e delle ombre. Sabbia, colla, pigmenti, acqua donano all’opera un effetto quasi reale. Una dimensione tattile, sembra di toccare veramente il muschio nei boschi o giocare, come in un sogno fanciullesco, con la sabbia che finisce nel mare. Dalla tecnica al soggetto e viceversa, l’artista vuole proporre una

Ai confini della realtà | Opere di Alan Fecola

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di Monica Baldi Siamo nel 1920 quando in Messico nasce quel movimento artistico noto come “muralismo”. I muri scrostati della città ad un tratto cambiano aspetto e diventano delle vere e proprie opere d'arte. Pennelli e colori per un momento non sono più fondamentali e verranno sostituiti con le bombolette spray. I colori si fanno forti e decisi e sempre di più prende piede l'astrattismo. Ci troviamo così di fronte a veri e propri affreschi urbani, dove si depositano storie, storie come quelle umane, di civiltà passate, perdute, di origini anche sconosciute, il tutto fuso con l'ausilio di vari materiali. La poetica del murales o dei manifesti pubblicitari strappati, dove tutto sembra lasciato al caso e invece c'è un'idea ben precisa dell'artista, è stata seguita da tanti, uno degli artisti più noti è indubbiamente Mimmo Rotella. E' lo stesso artista Alan Fecola che spiega “cerco una forma che esprima l'aspetto più profondo delle cose, lo sp

Ai Confini della realtà | Opere di Yuri Casali

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di Monica Baldi Chi di noi non ricorda quei tendoni colorati, grandi, enormi, che sovrastano la città quando arrivano? Ebbene sì sto proprio parlando dei tendoni del circo, con quella punta alta che la si nota da lontano, ben distinguibile, quegli spicchi di tanti colori diversi e che in realtà sono contenitori di un intero mondo fatto di animali, acrobati, pagliacci, clown. La mia mente mi porta subito a questa immagine, associata ovviamente a ricordi d’infanzia, osservando le opere dell’artista reggiano Yuri Casali. L’arte questo mondo così immenso ed eterogeneo quasi come il mondo circense. Casali si destreggia perfettamente tra tele, tempere, pennelli, spatole o altri materiali per dare vita proprio a quei soggetti che troviamo sotto allo chapiteau. Allegria o tristezza? Mah…questa la grande incognita sotto la maschera dei clown, quei personaggi che obbligatoriamente devono far divertire adulti e bambini. I quadri di Yuri Casali sono un viaggio tra clown variopinti e str

Tra Euforie e Abissi - La pittura dell'artista siciliano Bartolomeo Ciampaglia

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di Monica Baldi  Didymé, questo è l’antico nome greco dell’isola di Salina. Ed è da questa piccola isola delle Eolie che arriva l’artista Bartolomeo Ciampaglia. Un’occhiata fugace e subito capiamo quanto sia importante per l’artista la sua isola, la sua terra e tutto ciò che ci gira intorno. Vulcano, fuoco, mare ecco gli elementi fondamentali dell’isola di Salina, isola che è formata appunto da sei antichi vulcani, ed ecco gli elementi principali dei suoi dipinti. Ci possiamo immaginare l’artista all’interno del suo atelier, che lui stesso precisa non ha né acqua né luce, una sensazione di estrema libertà. Fuori l’alternarsi delle stagioni. Ma poco importa, perché l’artista ogni pomeriggio della sua vita si ritira nel suo nido dell’arte per esprimere le sue sensazioni e le emozioni sulla tela. Una tela non comune, ma una tela grezza, una tela che riesce ad accogliere e assorbire quei colori forti e decisi, come forse forti e decise sono le sue sensazioni mentre sten

Tra Euforie e Abissi - La pittura dell'artista reggiano Michele Davoli

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di Monica Lazzaretti In un momento storico così difficile nelle dinamiche del mondo, sia a livello sociale che economico ed ecologico, in questa crisi epocale dell’uomo, in mezzo a questo senso di smarrimento in cui si rischia di perdere la bussola, il fine e il senso delle cose, ci sono degli spiriti sensibili, creatori di quel lievito indispensabile per il pane delle anime del mondo. Sono visionari? Sognatori? Forse sì, però sappiamo che hanno aiutato a vedere oltre, a cercare il senso etico della vita, a tracciare prospettive per l’uomo di oggi inquieto, insicuro e smarrito più che mai. Michele Davoli con la sua sensibilità, attraverso le sue opere, è riuscito a dare slancio verso una dimensione mitica del mondo, recuperando lo spirito dell’immaginario dell’uomo, sviluppando una vera forma di Arte tra “Euforia ed abissi”.