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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

"Lenta trasformazione". Fotografie di Monica Baldi

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VERNISSAGE VENERDI' 3 MAGGIO  DALLE 18.30 ALLE 23.00 Fotografia, cinema, musica, teatro, letteratura. Le arti si intrecciano tra loro grazie al click della macchina fotografica. Una vecchia reflex rivive attraverso una scultura. Passano i titoli di coda di un vecchio film e i divi del cinema anni '60 passeggiano a Saint - Tropez.  E intanto il tempo scorre.  La musica di un suonatore di jazz esce da un disco in vinile. L'orologio avanza inesorabile. I teatranti si incamminano verso i loro camerini e appesa fuori da teatro una vecchia locandina ci indica l'opera a cui stiamo per assistere. Il Sole è allo Zenit. La nostra mente ci porta ai racconti, alle favole, attraverso quello che rimane di un antico castello.  Poi ci dirigiamo verso la letteratura, Shakespeare nel 1594 ambientò qui la storia d'amore tra Romeo e Giulietta.  Tutto scorre e tutto cambia nel tempo. Così una vecchia macchina foto

"I Violini" di Sergio Gurioli. Scultura e musica si intrecciano

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“I VIOLINI” DI SERGIO GURIOLI  VERNISSAGE     SABATO 4 MAGGIO ORE 17.30   Dal 4 al 22 maggio 2013 è in mostra presso la Galleria d’Arte Zannoni la personale dell’artista faentino Sergio Gurioli. Mostra dove arte e musica si intrecciano, Gurioli infatti modella con la ceramica dei violini. Violini che assumono forme e colori molto diversi tra loro. L’artista, infatti, crea le sue opere partendo da una scomposizione per arrivare ad una ricomposizione della forma del violino, che come afferma lui stesso “il violino ha una forma già perfetta di per sé.” L’ispirazione per ogni opera gli viene dai viaggi che ha fatto in giro per il mondo: dalla Turchia al Giappone, da Mosca al Messico alla Ex Jugoslavia. “In Russia – racconta l’artista - sono rimasto affascinato dai loro antichi strumenti musicali per le forme e i colori particolari, così come mi sono rifatto ai colori di antichi abiti giapponesi.” Mentre in seguito ad un viaggio in Egitto rimane affascinato d

"Viaggio nella matericità" di Federico Branchetti

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Voce ai giovani, soprattutto ai talenti. Questo è un po' lo slogan che voglio utilizzare per la mia galleria, perché credo sia giusto che anche i ragazzi possano avere la possibilità di esprimersi e dialogare attraverso l'arte e quindi poi mostrare le loro opere. Federico Branchetti, studente all'ultimo anno dell'Istituto d'Arte di Reggio, è per me indubbiamente un talento. Opere mai banali, dove nulla è lasciato al caso ma vi è dietro sempre una ricerca. Partendo da una fotografia (da lui stesso scattata) o da una vecchia cartolina del suo paese dove a tratti vive o semplicemente da un disegno che vede su una scatola di pastelli, da qui fa rivivere questi paesaggi su un pannello in ceramica.  Nasce proprio così la sua opera "Rhodes" dove il cielo blu della Grecia incontra un cantiere rivissuto attraverso la matericità dell'opera, nasce così "Montecavolo 1910", una vecchia cartolina in bianco e nero gli dà la giusta ispirazione e grazi