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Visualizzazione dei post da 2010

Intervista ad un grande artista...

Intanto pubblico qui un'intervista che ho realizzato io ad un grande artista: Vasco Ascolini. In un momento in cui è scoppiata la moda della fotografia, soprattutto a Reggio dopo le varie mostre di Fotografia Europea, ho voluto rendere omaggio ad un grande fotografo reggiano e soprattutto ascoltando le sue parole si capisce come anche la fotografia sia una vera e propria arte non alla portata di tutti. Chiedendo ad Ascolini come è nata la sua grande passione per la fotografia, lui spiega “Ho iniziato a lavorare come impiegato amministrativo all’Istituto d’Arte “G. Chierici” di Reggio e lì mi sono ritrovato in un mondo a me sconosciuto: il mondo dell’arte. Avevo il desiderio di cimentarmi anche io in un qualcosa di artistico, ma fin da subito capii che le mia manualità non mi poteva portare da nessuna parte, così, su suggerimento di un docente della scuola, mi feci prestare una macchina fotografica, una vecchia Voigtlander Vito B e iniziai a fare i primi scatti. Decisi così di parte

"TUTTO SU MIA MADRE": IL FILM DIVENTA UNO SPETTACOLO TEATRALE

Dal 9 al 14 novembre sul palcoscenico del Regio di Parma andrà in scena lo spettacolo "Tutto su mia madre" tratto dal film di Pedro Almodovar, con il testo di Samuel Adamson e la regia di Leo Muscato. Uno spettacolo, a mio parere, piuttosto interessante per i temi estremamente attuali che tratta: malattia, droga, aids e del classico binomio amore e morte, eros/thanatos, ma si parla anche di maternità, paternità, omosessualità, uomini che diventano donne e padri che diventano madri. Oserei dire temi molto comuni della società odierna. Lo spettacolo riprende solo in parte la trama del film del 1999 del regista spagnolo che inizia con un bellissimo rapporto tra la madre Manuela e il figlio Esteban; c'è, poi, un padre assente, ma sempre presente nei pensieri del figlio , che è alla continua ricerca di un'identità. La narrazione teatrale è quasi onirica, filtrata dai pensieri di Esteban e da quegli appunti che non smette mai di scrivere sul suo taccuino, appunti su un test

"Pasolini Plays Bach"

di Monica Baldi Domani alle 21.30 Piazza Prampolini sarà la cornice dell’ultimo appuntamento di OST – Original Sound Track. L’appuntamento, dal titolo “Pasolini Plays Back”, unisce la musica di Johann Sebastian Bach e il grande cinema di Pisolini, è una coproduzione di OST e Soli Deo Gloria: “un appuntamento molto atteso per originalità ed impegno. – spiega Alessandro Di Nuzzo, Direttore artistico di OST – Questo spettacolo è la realizzazione di un progetto pensato già da tempo, cioè riuscire a mettere insieme la musica di Bach e l’arte e la poetica, soprattutto di carattere religioso, del cineasta. La rassegna OST mi sembrava il contenitore più adatto per inserire questo progetto.” Lo spettacolo prevede l’esecuzione di quasi tutte le musiche presenti nei due film più significativi del regista Friulano: “Accattone” e “Il Vangelo secondo Matteo”, filo conduttore dello spettacolo è il sacro pensato da un punto di vista eretico del regista. La rappresentazione sarà sul sagrato del Duomo

Viaggio tra le foto di Fotografia Europea

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Alla Chiesa dei SS. Agata e Carlo sono esposte le foto di Richard Wentworth. Il suo obiettivo è catturare sculture anonime, prese dalla strada. Cattura situazioni di vita quotidiana. E’ uno stile che denota il fatto che dietro alla macchina fotografica ci sia una persona che sceglie cosa ritrarre. Lo stile di Wentworth si può definire inglese ma nello stesso tempo molto pop. Monica Baldi

Personale di MAN RAY

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Palazzo Casotti fa da cornice alla retrospettiva del surrealista Man Ray. Come spiega il curatore di Fotografia Europea, Elio Grazioli: “il movimento surrealista desidera guardare la realtà ma reinterpretandola. – Continua – Quindi cambia lo sguardo sul mondo e sulle cose. Quando Man Ray fotografa gli oggetti li denominerà poi oggetti d’affezione, cioè carichi di emozioni e stati d’animo.” Le 50 foto esposte fanno una carrellata su tutti i temi toccati dall’artista: dal cinema, alla moda, essendo stato il primo fotografo di moda, ai ritratti di donna fino alle fotografie vintage. All’ingresso troviamo posizionata la macchina fotografica di Man Ray usata negli anni '30.

UN CLIC SUL MONDO

“Incanto. Lo sguardo sul mondo». Questo è il tema della Fotografia Europea, giunta quest’anno alla sua quinta edizione. Dopo il successo dello scorso anno torna, anche, il Circuito off con eventi collaterali: l’immagine fotografica, di autori affermati e non, si integra con gli spazi cittadini grazie ad allestimenti realizzati nelle gallerie d’arte, bar, ristoranti, librerie e spazi commerciali della città. Evento cardine di questa edizione è l’omaggio al grande fotografo dada e surrealista Man Ray. La retrospettiva copre tutto il percorso creativo dell’artista, dagli anni ’20 agli anni ’50. La mostra si terrà a Palazzo Casotti. A presentare la manifestazione presente il primo cittadino Graziano Delrio che spiega: «Questo evento vuole essere occasione di incontro per i cittadini ed offrire uno sguardo aperto sul mondo. Uno sguardo aperto - ha aggiunto - non solo sull’Europa, ma quest’anno anche all’Africa, dopo 40 anni di gemellaggio». Delrio marca anche l’importanza dei luoghi in cui

Reggio per Fotografia Europea 010

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Fotografia Europea 2010

Da oggi e fino al 18 luglio Palazzo Magnani ospita la mostra “Immagini del settimo giorno” del fotografo inglese Michael Kenna. Come afferma il curatore della mostra Sandro Parmiggiani: «Da 13 anni Palazzo Magnani ospita importanti mostre di pittura e fotografia, questa si inserisce perfettamente nell’argomento trattato quest’anno dalla Fotografia Europea 2010, cioè il tema dell’incanto. E’ stata del tutto una cosa occasionale, perché si sta lavorando alla mostra di Kenna dal 2006». La mostra presenta 290 fotografie in bianco e nero in grado di ripercorrere tutto il suo iter creativo. Tra queste, 200 costituiscono il vero e proprio percorso antologico, 35 documentano lo sguardo sul territorio reggiano, frutto di ricognizioni sul campo compiute negli ultimi tre anni, 35 ci restituiscono una Venezia notturna, 20 ripropongono uno dei cicli storici di Kenna, quello sui campi di concentramento e sterminio nazisti, che fanno parte del ciclo “L’impossibile oblio” degli anni ’90. Parmiggiani s