La terra ha tremato...

Zona rossa. Quante volte in questi giorni abbiamo sentito nominare queste due parole. Cosa vogliono dire lo sanno bene quelle persone che il giorno 29 maggio gli è tremata la terra sotto la loro casa o il loro capannone. Interi centri storici distrutti, che cosa è un Paese senza l'antica chiesa, il campanile? Simbolo da sempre di ogni città. Si parla tanto di ricostruire scuole e ospedali ma forse non sarebbe più importante e urgente ridare una casa a quelle famiglie che ora la loro casa non è nient'altro che un ammasso di mattoni? Chi non ha sentito quelle tragiche scosse non si può nemmeno immaginare la paura che si prova a vedere i muri della propria casa che barcollano e forse non si può nemmeno immaginare cosa significa il terrore costante che arrivi all'improvviso un'altra scossa.
Per intere settimane la sensazione perenne di tremare anche se la terra era ferma.
Ma forse, anche noi reggiani che abbiamo avvertito solo le scosse più intense, non sappiamo cosa voglia dire stare nelle tendopoli, vedere intorno a sè solo vigili del fuoco e persone della protezione civile. Persone che si devono ricostruire case e attività lavorative vivendo in condizioni di grande disagio.

Io stessa non avevo mai provato una paura simile. A volte la natura gioca davvero brutti scherzi ma speriamo davvero che la terra abbia deciso di lasciarci vivere serenamente.

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